Guida all'acquisto, destinazione d’uso e manutenzione delle piastrelle di ceramica per pavimenti e rivestimenti.

Scegliere come pavimentare un’ambiente o una rivestire una parete, significa scegliere tra materiali, formati, disegni, colori e prezzi diversi. La qualità di una piastrella è comunque definita in base a regole precise, il cui parametro di valutazione principale è stabilito dalle Norme UNI EN ISO. In ultimo, il fondamentale lavoro del posatore che deve rispettare un preciso progetto di piastrellatura.

 Le piastrelle di ceramica vengono ottenute a partire da impasti di argille, sabbia ed altre sostanze naturali, che vengono foggiati nella forma desiderata e quindi cotti a temperatura elevata (da 1000 a 1250°C, a seconda del tipo). Come tutti i materiali ceramici, anche le piastrelle sono dure, resistenti, igieniche, facilmente pulibili, non combustibili e resistenti al fuoco. Le piastrelle di ceramica come pavimento e rivestimento, svolgono una funzione estetica di arredo.

La scelta delle piastrelle, in diversi criteri: un criterio estetico, in funzione dei gusti ; un criterio tecnico, basato sulla conoscenza dei materiali e delle loro caratteristiche tecniche.

DOMANDE frequenti:

CHE COS’è IL GRèS PORCELLANATO?

Il grès porcellanato è composto da una miscela di materie prime simili a quelle impiegate per il vitreous china (usato per fabbricare sanitari e stoviglieria). E’ quindi un materiale quasi completamente vetrificato, completamente inassorbente e con alte caratteristiche meccaniche. L’aggettivo porcellanato, che sottolinea la raffinata eleganza che lo caratterizza, deriva dall’utilizzo del caolino, una argilla bianca che viene utilizzata anche per la produzione di porcellana.

Argille e feldspati pregiati vengono sottoposti a un processo di cottura a temperature estremamente elevate e si trasformano in piastrelle di grès con caratteristiche di antigelività, resistenza agli urti, ai graffi e agli attacchi chimici.

Il grès porcellanato è quindi estremamente resistente, igienico e dotato di un’estetica elegante.

CHE COS’è LA RETTIFICA?

La rettifica è un procedimento mediante il quale i bordi delle piastrelle vengono perfettamente squadrati per creare un effetto “pietra naturale”.

In questo modo è possibile accostare le piastrelle bordo contro bordo o comunque con giunti di fuga appena percepibili.

 

CHE COS’è IL TONO?

Il tono è la tonalità di colore che caratterizza un determinato lotto di piastrelle. Dato che nella fabbricazione industriale è quasi impossibile produrre pezzi di identica tonalità cromatica, prima del confezionamento si provvede a raggrupparle per omogeneità di colore, cioè per tono.

Spesso il tono è indicato con una lettera e riprodotto sulla confezione con un timbro (Tono A, Tono B).

 

CHE COS’è IL CALIBRO?

Il calibro è la dimensione di fabbricazione delle piastrelle.

Per motivi legati alle tecnologie di fabbricazione, le piastrelle uscite dal forno possono essere di dimensioni lievemente diverse. Per questo, in fase di scelta, vengono raggruppate in lotti della stessa dimensione, nel rispetto delle tolleranze stabilite dalle norme. Come il tono, anche il calibro è riportato sulla confezione nel modo seguente: 

20 x 20 cm (W 198 mm x 198 mm) dove 198 mm è appunto la dimensione di fabbricazione. 

Oppure: 

20 x 20 cm – Calibro 01

 

CHE COS’è IL FORMATO?

Il formato identifica forma e dimensioni della piastrella. Le forme più usate sono quelle quadrangolari (quadrato e rettangolo), ma ve ne sono anche di poligonali (esagoni, ottagoni, etc) e a profilo complesso (moresco, provenzale, etc). Allo stato attuale della tecnolgia è possibile ottenere, in via di principio, qualsiasi forma.

Anche le dimensioni possono variare, da pochi centimetri di lato (mosaico) fino a un metro.

 

CHE COS’è LA CLASSE DI SCELTA?

La classe di scelta è un altro parametro che caratterizza la fornitura.

Solo la 1° scelta è regolata da norme. In questo caso, ad esempio, per quanto riguarda i difetti di aspetto, non sono ammesse più di cinque piastrelle difettose ogni cento. Le altre scelte (la seconda, la terza, commerciale, resa forno, etc) sono di qualità inferiore e possono contenere un numero maggiore di difetti.

 

QUANTE PIASTRELLE è GIUSTO ORDINARE?

Prima di ordinare un dato quantitativo di piastrelle bisogna conoscere l’estensione della superficie da rivestire e aver stabilito la tecnica e il disegno di posa.

Appurati questi due dati bisogna sapere che:

·         anche un lotto di prima scelta può contenere pezzi difettosi (fino al 5% secondo le norme)

·         alcune piastrelle debbono essere tagliate o forate, per cui è da mettere in conto una certa quantità di scarto

·         è meglio conservare sempre alcune piastrelle di riserva per eventuali future riparazioni o per avere un campione rappresentativo del materiale in caso di contestazione.

In definitiva, conviene ordinare un quantitativo il 10% superiore all’estensione della superficie da piastrellare, e conviene farlo con un solo ordine in quanto è possibile che in un secondo momento il prodotto non sia perfettamente omogeneo con quello utilizzato precedentemente.

COME SCEGLIERE IL PAVIMENTO E RIVESTIMENTO ADATTO?

Nell'individuare il tipo di piastrella ideale per il progetto che abbiamo in mente è necessario valutare aspetti estetici.

CARATTERISTICHE ESTETICHE

Le caratteristiche estetiche delle piastrelle ceramiche sono sostanzialmente tre:

·         il formato

·         il colore

·         il decoro.

Il formato 

Il formato è una caratteristica che influenza in modo significativo l’aspetto visivo della superficie piastrellata. Al variare del formato varia anche la densità della trama delle giunzioni (fughe) tra le piastrelle, facendosi più fitta se il formato si riduce e più larga, meno visibile quindi, se il formato si ingrandisce.

I formati più frequenti sono il quadrato o il rettangolare (anche se esistono anche l’esagonale, l’ottagonale, il provenzale, il moresco, etc), forme semplici ma che consentono un’ampia gamma di soluzioni. Infatti, per cambiare l’impatto visivo, basta cambiare l’andamento delle fughe (passando, ad esempio, da fughe continue in entrambe le direzioni a fughe sfalsate) o l’orientamento delle stesse rispetto ai lati o agli assi della superficie da rivestire.

Altra variante consiste nel combinare piastrelle di diverso formato.

Unendo quindi questi due metodi e grazie ai contributi della ricerca creativa e dell’innovazione, al giorno d’oggi le soluzioni per piastrellare sono praticamente infinite.

Il colore

Nelle piastrelle smaltate il colore proviene dallo smalto. La gamma cromatica realizzabile negli smalti ceramici non ha praticamente limiti e comprende qualsiasi colore di base, tonalità o sfumatura.

Per lo stesso colore si possono poi creare superfici diverse per brillantezza, lucide o non riflettenti (“matt”) e per tessitura cromatica.

Nel caso di piastrelle non smaltate, il fatto che il colore sia lo stesso del supporto pone qualche limite alla variabilità delle soluzioni.

Limite che nel cotto diventa un pregio, infatti esso è bello, apprezzato e ricercato proprio perché è di quel tipico colore, un colore quindi da valorizzare e non da cambiare.

Nel grès porcellanato invece il discorso è diverso, non esistendo questa “tipicità cromatica”. Dalle iniziali tinte neutre di qualche decennio fa, quando era solo un prodotto tecnico dalle alte prestazioni, si è passati a una gamma più ampia di tinte unite, e quindi a tessiture cromatiche granulari, ad imitazione di particolari pietre naturali. Tale obiettivo viene raggiunto operando sulla composizione e sulle polveri di partenza, sia intervenendo sulla superficie con effetti particolari come venature, sfumature, compenetrazioni di colori, etc. Le soluzioni cromatiche aumentano poi grazie alla possibilità di realizzare, con la levigatura-lucidatura, superfici lucide e riflettenti.

Il decoro

Anche nel decoro il discorso varia da piastrelle smaltate a non smaltate.

Per le prime la gamma dei decori è praticamente infinita. Grazie alla serigrafia, infatti, qualunque disegno, anche complesso e policromatico, e qualunque fotografia possono essere realizzati sulla superficie di una piastrella.

Vi sono poi decori “compiuti” in ogni singola piastrella, e quindi tutte le piastrelle di quel lotto sono uguali, e decori che coinvolgono più piastrelle, da posare in modo da formare un disegno complesso e di grandi dimensioni. Nelle piastrelle non smaltate, tipicamente non decorate, il grès porcellanato si distingue per lo sviluppo di tecniche particolari some la serigrafia, gli inserti decorati, i motivi satinati su fondo lucido, e viceversa, che offrono soluzioni molto interessanti.

Decori in rilievo, ottenuti per pressatura, sono poi disponibili sia per le piastrelle smaltate che non smaltate, e possono essere anche utili ad aumentare la resistenza allo scivolamento.

 

Importante da tenere presente che: anche per le piastrelle di prima scelta possono trovarsi alcuni pezzi difettosi (le norme considerano ammissibile la presenza del 5 % di piastrelle difettose in un lotto di prima scelta); alcune piastrelle dovranno essere tagliate o forate, per cui dobbiamo mettere in conto una certa quantità di scarto. Pertanto conviene ordinare un quantitativo di piastrelle superiore mediamente del 10-15 % rispetto all’estensione della superficie da piastrellare. Il quantitativo va valutato con cura al momento dell’ordine, poiché, nel caso di un ordine successivo, non è detto che il prodotto disponibile sia perfettamente omogeneo con quello fino a quel momento utilizzato, potranno esserci variazioni di tono e calibro.